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04 Feb Intervista con Monica Cerutti
Emblematica la frase dello scrittore de “Il piccolo principe” Antoine de Saint-Exupéry” che ha scelto per il suo sito: “Per quanto riguarda il futuro, non si tratta di prevederlo, ma di renderlo possibile”. Questa è Monica Cerutti, sempre in prima linea per i diritti, impegnata in progetti di inclusione sociale e parità di genere. Una solida esperienza istituzionale, ex assessora regionale, ha lavorato per migliorare l’accesso ai diritti civili e promuovere l’uguaglianza in Piemonte, dedicandosi alla lotta contro la violenza di genere e al sostegno alle donne e ai migranti. Cerutti è socia fondatrice e componente del direttivo del comitato nazionale UN Women Italy, l’ente delle Nazioni Unite dedicato all’uguaglianza di genere e all’empowerment delle donne.
Che cosa ti piace del tuo lavoro? (Francesca 9 anni, partecipante al progetto IREN “Anche noi Reporter! “)
Il mio lavoro come ricercatrice al Dipartimento di Informatica all’Università di Torino sull’inclusione nel digitale e come esperta di politiche di genere mi sta permettendo di valorizzare la mia esperienza professionale precedente all’interno sia del mondo aziendale che delle pubbliche amministrazioni. Ho l’ambizione di contribuire alla costruzione di una società più equa, soprattutto attraverso gli strumenti digitali e l’intelligenza artificiale.
Questo obiettivo mi fa sentire “utile” alla comunità.
Sei famosa? (Irma, 10 anni, partecipante al progetto IREN “Anche noi Reporter! “)
Sono conosciuta nel mondo di chi lavora alla parità di genere.
Con l’età ho capito con non è importante essere famose, ma essere coerenti, credibili e diventare autorevoli per cosa si sta facendo.
Qualcuno o qualcosa ti ha ispirata? (Maddalena, 9 anni, partecipante del progetto IREN “Anche noi Reporter! “)
Trovo continuamente persone che mi ispirano, per i contenuti del loro lavoro, e per il modo in cui lo portano avanti.
E sicuramente anche molti libri sono fonte di ispirazione. Ne voglio segnalare uno in particolare: “Invisibili” di Caroline Criado Perez, un saggio del 2019 con molti esempi di come il nostro mondo ignori le donne in ogni campo, non tenendo conto delle differenze di cui sono portatrici. Pensiamo ad esempio ai farmaci che vengono sperimentati soprattutto su uomini e così hanno minore effetto sulle donne che hanno una corporatura e un metabolismo diversi.
Cosa ti piace di più e cosa di meno dell’età che stai vivendo e che titolo daresti a questa fase della vita? (Domanda estratta da “L’Età di mezzo – Cambio pelle” progetto Pilota Reggio Emilia)
Finalmente penso di avere raggiunto un equilibrio per cui ho imparato a dare peso a ciò che effettivamente lo merita, e ad essere meno intransigente con me stessa. Infatti, chiamerei questa fase della mia vita “equilibrio”. Il mio cruccio è però quello che il tempo stia passando troppo in fretta rispetto a tutti i progetti che vorrei portare avanti.
Ti è mai capitato che qualcuno ti dicesse che non potevi fare qualcosa? Perché? (Domanda estratta dal libro-progetto “Volo con te”)
Devo dire che fortunatamente mi è capitato poche volte. Ricordo però che qualche anno fa l’azienda nella quale lavoravo non ha accettato che mi mettessi in aspettativa per un progetto di ricerca all’università. É stata l’occasione per decidere di cambiare vita, lasciando l’azienda per iniziare un percorso meno sicuro dal punto di vista economico, ma stimolante nei contenuti. In alcune circostanze, quelli che appaiono come momenti di difficoltà possono tradursi in nuove opportunità e energie.
Cosa pensi di BET SHE CAN?
Apprezzo molto i progetti che BET SHE CAN porta avanti, poiché sono assolutamente in sintonia con i miei obiettivi personali e associativi. É molto importante infatti lavorare sull’empowerment femminile fin dai primi anni di scuola.
Che cosa può portare in Italia UN Women con UN Women Italy? (Domanda della fondatrice Marie Madeleine Gianni)
Nel mese di ottobre dell’anno scorso, abbiamo fondato UN Women Italy, il Comitato Nazionale accreditato dalle Nazioni Unite, che supporta UN Women nel nostro Paese sulle tematiche relative all’uguaglianza di genere e all’empowerment femminile. Siamo un’associazione impegnata ad esercitare un ruolo concreto contribuendo ai programmi di UN Women, e sostenendo anche in Italia azioni di advocacy volte ad accelerare il raggiungimento della parità di genere, all’interno dell’Agenda ONU 2030. Il valore aggiunto che intendiamo portare è la promozione di una rete di soggetti istituzionali e non, pubblici e privati, che condividano insieme questi obiettivi, declinandoli in una dimensione internazionale.
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Accompagna la crescita di bambine e ragazze nella fase della preadolescenza attraverso strumenti di supporto allo sviluppo della consapevolezza di ciò che sono e di ciò che vogliono essere, fino alla libertà nelle loro scelte e azioni.